Dal 2008, negli USA, il couponing è incrementato del 27% e, con la
proliferazione dei Social Media, molti Brand stanno trasferendo le
proprie offerte promozionali dal classico buono pre-stampato al buono
digitale. Tuttavia, mentre il coupon tradizionale ha una valenza di puro sconto e quindi di strumento per il sell-out, il coupon digitale aggiunge anche la possibilità di conoscere meglio il consumatore. I Brand possono per esempio tracciare, quasi in tempo reale, quali offerte hanno ottenuto migliori risultati e chi ha redento i buoni, con l’obiettivo di individuare con maggiore precisione l’opinione dei propri clienti relativamente alle proprie offerte e ai propri prodotti. Non solo. Integrando le offerte nei Social Media, I Brand hanno la possibilità di amplificare l’impatto della promozione facendo leva sulla condivisione che i clienti soddisfatti fanno con i propri amici. Quindi, le valenze addizionali dei coupon digitali rispetto a quelli tradizionali, si possono sintetizzare in: - Consumer insight - Engagment Il buono digitale consente così di ampliare il ventaglio di obiettivi che l’azienda si pone nel pianificare un’iniziativa di couponing. Non solo sell-out – che rimane comunque l’obiettivo predominante – ma anche fidelizzazione, branding e lead generation. Con il grandissimo vantaggio che le informazioni ottenute sono tutte “actionable”, possono cioè essere utilizzate per misurare più efficacemente il ROI di una campagna, ma anche per mirare al meglio le eventuali campagne successive, sia in termini di prodotto/offerta che in termini di target. Anche in Italia, recentemente, qualcosa si sta muovendo in questo senso. Articolo pubblicato per Kiwari Blog. Clicca per leggerlo tutto > |
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